Puglia 2020 : ‘o sole, ‘o mare, ‘o Covid (Parte 3)

Viaggia per il mondo con poco budget, viaggia differente!!

Puglia 2020 : ‘o sole, ‘o mare, ‘o Covid (Parte 3)

Otranto, Grotta Sfondata e Cava di Bauxite

Il viaggio ci ha portati all’estremità più orientale del nostro Bel Paese: il comune di Otranto. All’ingresso della città siamo stati accolti dall’imponente Castello Aragonese, circondato dal suo ampio fossato. Meritano una visita la Cattedrale di Santa Maria Annunziata e la Torre Alfonsina. Per il resto la città segue la classica architettura pugliese e per questo il consiglio è sempre lo stesso: camminate, perdetevi tra i vicoli, scoprite scorci inaspettati e lasciatevi stupire dai colori!

Castello Aragonese di Otranto

A Otranto ho anche notato molte persone fare il bagno in una angolo del porto della città dedicato alle piccole imbarcazioni. E mi è sorta spontanea la domanda: perché, vista la bellezza e la vastità del Mar Adriatico, una persona dovrebbe decidere di immergersi nell’acqua di un porto, tra la benzina e l’inevitabile sporcizia? Ancora non sono riuscita a darmi una risposta sufficientemente logica.

Successivamente ci siamo diretti verso quella che forse è una delle bellezze naturali più suggestive della Puglia: Grotta Sfondata. Dopo esserci persi innumerevoli volte in auto (la grotta infatti si trova in un posto piuttosto isolato e ci si arriva solamente tramite strade secondarie), dopo esserci persi innumerevoli volta anche a piedi (ovviamente non ci sono cartelli o box informazioni che possano indicarti la giusta strada da percorrere) abbiamo scoperto l’amara verità.

La grotta è ormai raggiungibile solamente in due modi: o via mare (ovviamente per noi impossibile, purtroppo avevamo lasciato lo yatch nella tasca del famoso altro giacchetto) o tramite una passerella costruita lungo il margine di una scogliera a strapiombo sul mare. Il problema è che questa passerella si trova all’interno di un’area camping e per accedere al camping è necessario pagare per i suoi servizi. Abbiamo provato a parlare col custode, gli abbiamo detto chiaramente che dei servizi del camping non ce ne poteva fregare di meno; volevamo solo raggiungere la passerella, percorrerla e godere della vista della grotta che, tra l’altro, è un luogo pubblico. Ma niente. Dovevamo pagare 20€ per salire su quella maledetta passerella.

Vicino Grotta Sfondata

Come potrete immaginare noi di Viaggiare Insicuri, indignati dall’ingiustizia della situazione, abbiamo preso quei 20€, siamo andati al primo bar e li abbiamo magicamente trasformati in alcool.

L’ultima tappa della giornata è stata la Cava di Bauxite (Otranto). Bhè, che dire, è sicuramente in luogo suggestivo che merita una visita! Qui la caratteristica terra di colore rosso della Puglia circonda il cratere lasciato dalla cava di bauxite, ormai inattiva dal 1976. L’acqua accumulatasi all’interno della conca ha formato un incantevole laghetto verde smeraldo nel quale si rispecchiano il paesaggio e la vegetazione circostanti.

Cava di bauxite

Grotte di Castellana

Ultimo giorno della nostra esperienza pugliese. Con l’ormai ben nota sensazione di sconforto che caratterizza sempre le ultime ore di ogni viaggio, ci siamo diretti verso una delle mete turistiche più famose della regione, le Grotte di Castellana. Queste sono le seconde grotte più grandi d’Italia (dopo quelle di Frasassi, nelle Marche) ed hanno un’estensione di circa 3 km. L’ingresso naturale al complesso (quello usato dai primi speleologi che l’hanno scoperto) consiste in una voragine molto ampia e profonda la bellezza di 60 metri. Sono disponibili due itinerari per la visita guidata: uno completo di 3km e della durata di circa 2 ore (18€) e uno parziale di 1 km e della durata di circa 1 ora (15€). Noi abbiamo scelto di fare il tour completo e così, dopo aver acquistato il biglietto per l’orario a noi più congeniale, ci simo recati all’ingresso (ovviamente c’è da fare un po’ fila ma non è poi così lunga).

L’interno delle grotte è semplicemente stupendo e la guida del tour fornisce molte informazioni interessanti sulla storia della loro scoperta, sui nomi delle formazioni presenti (stalattiti, stalagmiti…chi ricorda mai la differenza?) e sul motivo per cui assumono quella varietà di colorazioni (in pratica in base al tipo di minerale che contengono). Purtroppo è possibile fare foto solamente all’interno della prima caverna, quella in cui si trova l’ingresso naturale. Durante la visita si entra in numerose caverne fino ad arrivare alla più spettacolare, la Grotta Bianca che, non indovinerete mai, si chiama così perché il suo interno è completamente bianco. A parer mio la visita vale appieno il prezzo del biglietto.

Grotte di Castellana

L’ultima serata della vacanza abbiamo deciso di passarla a Ostuni, tanto decantata per la sua night life. Effettivamente di gente ce n’era, e tanta, ed anche i locali non mancavano. Purtroppo le grandi assenti di quest’estate sono state le bellissime luminarie che in estate illuminano la maggior parte delle città pugliesi. Peccato. La vita notturna ad Ostuni è sicuramente viva e stimolante ma, per i miei gusti, un po’ troppo “finto chic”. Mi spiego meglio, secondo me è adatta a quel tipo di persone a cui piace mettere storie tattiche sui social per dare l’impressione di essere improvvisamente diventati ricchi vincendo alle schedine e che quindi “ciao poveri, ieri non sapevo neanche timbrare il biglietto dell’autobus ma adesso sono in vacanza sul mio yatch in Costa Smeralda insieme a Briatore”. Ma in realtà sono solamente ad Ostuni, poveri come sempre e con gli stessi amici di sempre (poveri pure loro).

Conclusioni

Certo non è stato un anno facile per chi ama viaggiare e ama farlo alle proprie condizioni. Ma su una cosa devo essere sincera, devo “ringraziare” il Covid (passatemi il termine) per avermi obbligata a riscoprire la stupenda regione che è la Puglia. Regione piena di storia, bellezze naturali, di persone amichevoli ed accoglienti. Anche semplicemente guardando fuori dal finestrino mentre si viaggia in auto è possibile rimanere a bocca aperta, tra un misterioso paesello arroccato sul crinale di una collina, una candida cittadina in riva al mare e sconfinati campi pieni di bellissimi ulivi che si estendono a perdita d’occhio.

Ma anche il tacco d’Italia non è esente da qualche giudizio negativo. Ho potuto constatare che raggiungere alcune mete può risultare difficoltoso per la carenza di organizzazione e di indicazioni: forse perché poco gettonate o remunerative? Inoltre ho notato che i lavoratori di alcune attività commerciali sono apparsi ai miei occhi piuttosto svogliati ed a tratti quasi irritati dalle mie richieste. Alquanto strano e sconveniente in una regione in cui il turismo è sicuramente una fetta importante dell’economia locale!

 

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